Sisto Giriodi |
Atlante Piemontese
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Atlante Piemontese Il progetto ‘Atlante Piemontese’ è un lavoro in corso, iniziato due anni fa seguendo suggestioni diverse e precisatosi via via nei suoi modi ed obbiettivi. Il progetto guarda alla provincia rurale che costitutisce il Piemonte centrale meridionale alla ricerca delle tracce del processo di trasformazione che negli ultimi vent’anni ha investito la campagna: prima svuotata dalla fuga dei contadini verso le città industrializzate e poi trasformata in una ‘città diffusa’, nella quale cose fino a ieri rimaste separate sono accostate in modo spesso surreale ad attirare l’attenzione sui processi in corso; come un ciclone il vento del cambiamento cambia di posto alle cose, dando luogo ad un mondo nuovo che noi dovremmo imparare a guardare in modo nuovo. Queste immagini non vogliono costituire una documentazione sistematica al servizio delle scienze sociali, una conferma di verità già scritte nei libri, ma piuttosto si vogliono come una ‘geografia imprecisa’, come domande per le quali non c’è ancora una risposta. Nel progetto dell’Atlante, la fotografia è impiegata per costruire una ‘antropologia poetica’: antropologia perchè le cose sono viste come sistemi di segni che parlano di culture differenti, poetica perchè le cose sono state oggetto di inedite manipolazioni e di conseguenti cambiamenti di senso, oppure una ‘archeologia fantastica’: archeologia perchè queste immagini riguardano tracce della presenza umana dal medioevo ad oggi, fantastica perchè queste tracce non compaiono in strati separati ma sono mescolate in una confusione inquietante; ambedue le parole -chiave hanno a che fare con il tempo, ma non l’istante decisivo che molti ritengono specifico della fotografia, bensì piuttosto il ’tempo lungo’ che porta alla coscienza la durata come modo umano di essere nel mondo. Questa ricerca è una specie di ‘caccia al tesoro’, nel senso che niente è previsto in anticipo, ma tutto accade per caso, anche se dopo due anni di lavoro è possibile abbozzare un ‘indice’ dell’Atlante, cioé cominciare a raggruppare le ‘tavole’ in ‘capitoli’ : porte murate, cancelli sbarrati, castelli in rovina, case ristrutturate, campi di calcio, di tiro a segno (trasformati in tiro con l’arco), case sparse, piccole cascine, piccole fabbriche, autolavaggi e distributori, fermate d’autobus e arredi urbani, ‘tombe’ lungo le strade, segnali stradali ufficiali e spontanei, cartelloni stradali, piloni e statue votive, laghi di cava, prati ‘tecnologici’, un inventario di ‘apparizioni’ che ormai si contano a centinaia, ma ancora ‘aperto’ alla curiosità mia , alla iniziativa imprevedibile degli abitanti del Piemonte centrale meridionale. Per eseguire il download cliccare sul seguente link: atlantepiemontese.pdf |